Ciao a tutte!
Oggi vi parlerò del mio secondo giorno passato al Cosmoprofe vi dirò anche quello che penso di questa esperienza.
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immagine tratta dal web |
Avrei passato più tempo alla fiera, ma siccome avevo un esame lunedì mattina all’università, ho preferito fare “il grosso” della visita sabato (di cui vi ho parlato nel post precedente), passare domenica a riposare/ripassare e poi tornare in fiera il lunedì appena finito l’esame per fare gli ultimi giri e fare qualche acquisto.
Sono arrivata in fiera verso le due del pomeriggio, sperando che essendo da poco passata l’ora di pranzo, ci fosse poca codaagli stand. Infatti, tutto sommato non ho trovato subito una follaenorme, anche se devo dire che secondo me c’era più gente addirittura rispetto a sabato. Mi sono subito diretta al padiglione 36, quello che trattava di prodotti per le unghie, per comprare un paio di smalti che avevo adocchiato sabato.
Per prima cosa sono andata allo stand Orly, per comprare uno smalto che avevo provato tempo fa quando presso ThymiamaBioprofumeria Bologna mi era stata offerta una manicure omaggio a seguito di alcuni acquisti.
Sul banco erano esposte le versioni piccoledegli smalti del marchio (a occhio direi che fossero da circa 5 ml o poco più), che costavano 4 euro, ottimo prezzo e formato per chi avesse voluto provare prodotti Orly per la prima volta oppure testare un colore nuovo o inusuale, mentre le versioni fullsize da 18 ml erano tenute dietro al banco e costavano 8 euro. Nonostante lo stand fosse pocoilluminato, credo di aver azzeccato il colore che avevo scelto per quella manicure di cui vi parlavo: Ruby, in versione full size.
Non ho resistito e l’ho già provato, essendo anche il primo smalto Orly che provo: mi ha fatto un’impressione moltobella e ho già voglia di comprarne altri!
Sul banco erano esposte le versioni piccoledegli smalti del marchio (a occhio direi che fossero da circa 5 ml o poco più), che costavano 4 euro, ottimo prezzo e formato per chi avesse voluto provare prodotti Orly per la prima volta oppure testare un colore nuovo o inusuale, mentre le versioni fullsize da 18 ml erano tenute dietro al banco e costavano 8 euro. Nonostante lo stand fosse pocoilluminato, credo di aver azzeccato il colore che avevo scelto per quella manicure di cui vi parlavo: Ruby, in versione full size.
Non ho resistito e l’ho già provato, essendo anche il primo smalto Orly che provo: mi ha fatto un’impressione moltobella e ho già voglia di comprarne altri!
Dopodiché mi sono diretta allo stand OPI, altro brand di smalti che mi incuriosiva da un sacco di tempo ma che non avevo mai provato.
C’erano alcuni smalti che stavano per andare fuori catalogo e che vendevano a 15 euro la coppia, ma non c’era nessun colore che mi attirasse, allora ne ho comprato uno della collezione permanente, Alpine Snow, che costava 12 euro (15 ml).
Ho notato che vendevano anche delle edizioni limitate ma era acquistabile solo la collezione intera e non gli smalti singoli.
C’erano alcuni smalti che stavano per andare fuori catalogo e che vendevano a 15 euro la coppia, ma non c’era nessun colore che mi attirasse, allora ne ho comprato uno della collezione permanente, Alpine Snow, che costava 12 euro (15 ml).
Ho notato che vendevano anche delle edizioni limitate ma era acquistabile solo la collezione intera e non gli smalti singoli.
Infine, mi sono spostata allo stand Clarissa Nails, cercavo il top coat Seche Vite per me e per Des ma mi hanno detto che era finito il giorno precendente. C’erano anche gli smalti China Glaze, altro marchio che mi interessava provare da molto tempo, e ho acquistato Electric Beat, contenuto 14 ml, un azzurro cenere, tonalità che mi è sempre piaciuta moltissimo.
Ero tentata di comprarne altri, dato il prezzo di soli 4,50 euro, ma mi sono trattenuta visto che ultimamente indosso quasi sempre gli stessi colori e non volevo spendere soldi per smalti che avrei usato solo una o due volte.
Inoltre ho adocchiato delle rastrelliere piene di ciglia finteArdell, non ho resistito (non ho mai indossato né tantomeno posseduto ciglia finte!) e ho comprato, oltre alla colla, in versione nera, una scatola di ciuffetti lunghi, perché ho pensato che sarebbero stati più semplici da applicare delle ciglia intere; subito volevo prendere quelli di media lunghezza, ma mi sembravano troppo corti, quindi ho preso quelli lunghi pensando che al massimo li posso accorciare finchè non sono soddisfatta. Sia la colla che i ciuffetti costavano 5 euro.
Ero tentata di comprarne altri, dato il prezzo di soli 4,50 euro, ma mi sono trattenuta visto che ultimamente indosso quasi sempre gli stessi colori e non volevo spendere soldi per smalti che avrei usato solo una o due volte.
Inoltre ho adocchiato delle rastrelliere piene di ciglia finteArdell, non ho resistito (non ho mai indossato né tantomeno posseduto ciglia finte!) e ho comprato, oltre alla colla, in versione nera, una scatola di ciuffetti lunghi, perché ho pensato che sarebbero stati più semplici da applicare delle ciglia intere; subito volevo prendere quelli di media lunghezza, ma mi sembravano troppo corti, quindi ho preso quelli lunghi pensando che al massimo li posso accorciare finchè non sono soddisfatta. Sia la colla che i ciuffetti costavano 5 euro.
Dopo questi acquisti ho fatto ancora un giro al padiglione 36, senza più fare acquisti. Alcuni stand, come Peggy Sage e un altro che vendeva articoli professionali per unghie (gel, tips e simili), cominciavano ad essere letteralmente invasi dalle clienti che cercavano di fare gli ultimi acquisti.
Alla fine mi sono diretta verso i padiglioni stranieri, principalmente per andare allo stand Cosnova (cioè Essence e Catrice) perché ci ero passata sabato ma c’era molta gente, quindi avevo rimandato a lunedì una visita più approfondita.
Purtroppo, con mia grande delusione, lo stand era già chiuso al pubblico (saranno state le 3 e mezza massimo e la fiera avrebbe chiuso alle 6 e mezza) e gli addetti già smantellavanotutto. Ho ritrovato anche uno stand americano già visto sabato che trattava anch’esso Seche e China Glaze, ma anche questo era già chiuso. Molti altri stand stranieri (ma anche vari stand italiani) erano già chiusi, vuoti o in chiusura. Lo stand Nyx era ancora aperto ma c’erano cartelli ovunque che specificavano che non avrebbero venduto nulla, nemmeno il lunedì pomeriggio; peccato perchè anche in questo caso sarei stata curiosissima di provare i loro prodotti.
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immagine tratta dal web - fonte |
Purtroppo, con mia grande delusione, lo stand era già chiuso al pubblico (saranno state le 3 e mezza massimo e la fiera avrebbe chiuso alle 6 e mezza) e gli addetti già smantellavanotutto. Ho ritrovato anche uno stand americano già visto sabato che trattava anch’esso Seche e China Glaze, ma anche questo era già chiuso. Molti altri stand stranieri (ma anche vari stand italiani) erano già chiusi, vuoti o in chiusura. Lo stand Nyx era ancora aperto ma c’erano cartelli ovunque che specificavano che non avrebbero venduto nulla, nemmeno il lunedì pomeriggio; peccato perchè anche in questo caso sarei stata curiosissima di provare i loro prodotti.
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Allora sono andata a cercare lo stand Paul Mitchell, per salutare quella ragazza con cui ho chiacchierato all’incontro con Alicedi sabato, ma come vi dicevo nel post precedente, all’inizio non trovavo lo stand, neanche con la mappa (diciamo che il mio senso dell’orientamento non è il migliore del mondo…), però quando poi sono riuscita a trovarlo non l’ho vista. Se mi leggi, di nuovo mi scuso tantissimo con te, mi è dispiaciuto tantissimo non riuscire a rivederci e ti mando un abbraccio da qui!
Sono poi tornata per l’ennesima volta al padiglione “green”, il 21N. Sono andata subito dallo stand Tek, altro stand che non avevo ancora visitato per bene sabato.
Mi hanno parlato della loro nuova linea di spazzolein bioplastica naturale e biodegradabile, una specie di linea “lusso” del marchio.
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Mi hanno parlato della loro nuova linea di spazzolein bioplastica naturale e biodegradabile, una specie di linea “lusso” del marchio.
Lo stand era molto bello a vedersi, erano esposte tutte le spazzole e i pettini del marchio, nei vari colori e nelle varie forme. Shame on me, non ho fatto una foto allo stand! Ho ricevuto in omaggio un coupon col 50% di sconto da utilizzare sul sito tekitaly.it per una spesa superiore ai 40 euro.
Dopo sono andata allo stand Athena’s, dove ero stata invitata da Mariella su facebook dopo che vi avevo scritto che sarei stata al Cosmoprof. Non ho trovato lei allo stand, ma la persona con cui ho parlato è stata comunque molto gentile e mi ha parlato in modo esauriente della nuova linea Spa Relax Aromatherapy di Athena’s L’Erboristica, offrendomi in omaggio due di questi nuovi prodotti in full size da provare.
In particolare questi due prodotti sono la moussedoccia e la cremacorpo. In più di questo marchio possedevo già la crema corpo all’olio di Argan, che mi ha regalato il nonno del mio ragazzo un paio di mesi fa (regalo graditissimo), e sono molto contenta di avere la possibilità di provare più prodotti di questo marchio.
In particolare questi due prodotti sono la moussedoccia e la cremacorpo. In più di questo marchio possedevo già la crema corpo all’olio di Argan, che mi ha regalato il nonno del mio ragazzo un paio di mesi fa (regalo graditissimo), e sono molto contenta di avere la possibilità di provare più prodotti di questo marchio.
Dopo aver fatto un giro rilassato per la fiera per vedere se mi capitava di trovare altri stand interessanti, ho deciso di concludere la mia visita alla fiera e tornare a casa.
La mia impressione generale è stata positiva: la fiera è davvero completa, si trova davvero di tutto. È enorme, ma ovviamente è perché ci sono davvero moltissime aziende che espongono e, anche per le impedite come me, tutto sommato si gira bene con l’aiuto della mappa, anche se comunque è molto facile perdersi.
Tutte, ma proprio tutte le persone che ho incontrato, sono state molto disponibili e cordiali e coloro che in ogni stand mi hanno spiegato tutto sui loro prodotti sono stati davvero pazienti ed esaurienti, nonostante, ovviamente, stare tutto il giorno ad occuparsi di gente che ti chiede sempre quasi le stesse cose sia molto stancante.
Mi è molto dispiaciuto soltanto vedere tutti quegli stand chiusigià nel pomeriggio dell’ultimo giorno; non so se ci fosse un motivo per cui dovessero chiudere prima o se sia una cosa che si ripete tutti gli anni, però in questo modo si preclude ai visitatori “dell’ultim’ora” la visita. La fiera era ancora molto affollata e quindi di sicuro non avrebbero perso dei possibili clienti tenendo aperto fino all’orario di chiusura.
Il padiglione che mi è piaciuto di più è stato quello delle unghie: hanno sfruttato fino all’ultimo minuto la fiera per vendere i propri prodotti, pubblicizzarsi e mettere a disposizione dei professionisti che potevano offrire una prova dei prodotti dello stand (quest’ultima cosa vale anche per gli stand dei parrucchieri). Sicuramente era quello più ricco di articoli e completo della fiera.
La presenza di un padiglione “green” mi ha fatto molto piacere, anche se devo ammettere che la maggior parte dei marchi presenti non fossero completamente eco-bio; tuttavia è bello vedere che una certa attenzione a questo aspetto della cosmesi comincia ad esserci.
Dopo questi due articoli lunghissimi che spero non vi abbiano annoiate, il mio resoconto sul Cosmoprof è finito. Penso che recensirò alcuni prodotti che ho comprato/ricevuto, dopo averli usati per bene (anche i campioncini nei casi in cui rappresentino una quantità di prodotto sufficiente e se vi interessa), quindi se un prodotto in particolare vi attira basta dirlo!
Alla prossima!